La proroga che dal 1 luglio 2024 sposta al 1 gennaio 2025 l'apertura onnligatoria della partita IVA per la quasi totalità delle Associazioni, organizzazioni del mondo "No Profit" ed Enti del Terzo Settore è solo uno spostamento nel tempo di un obbligo che diverrò una certezza.
Un certezza in quanto applicazione di una normativa la cui origine è europea e sappiamo cosa accade in questi casi....la reticente Italia, già in procedura d'infrazione da anni, dovrà adeguarsi..
L'Unione Europea infatti ha obbligato l'Italia ad adeguare la normativa interna circa l'obbligo per tutte le organizzazioni del no profit, quelle di natura essenzialmente associativa, di aprire una posizione IVA, accanto proprio tradizionale codice fiscale, necessario per tutti gli atti amministrativi.
Perchè devo aprire una partita IVA se non faccio attività commerciali?
Non vendo beni nuovi, non faccio pubblicità a qualche imprenditore, mi limito a svolgere la mia attività non commerciale verso i miei soci, che è quello per cui io e la mia organizzazione siamo nati ....
Ebbene a breve anche i servizi che io svolgo per i miei soci: servizi culturali, sportivi, come un corso, una lezione, un seminario, un evento culturale ecc....per cui io chiedo un contributo al mio socio per coprire le spese, l'affitto, i docenti, gli istruttori ecc...sono tutti servizi che diventano ESENTI IVA.
Direte voi: ma lo erano già!!
No, non lo erano.
Prima erano FUORI CAMPO IVA, adesso diventano esenti.
E sapete qualìè la differenza? Che le operazioni esenti vanno fatturate e vanno quindi fatturate con fattura elettronica, non posso piu' usare i vecchi ed osoleti blocchetti di fatture cartacee.
Mi devo dotare quindi di una contabilià non piu' tenuta anche con un semplice file excel.....serve un vero e proprio software di contabilità, quelli che usano i commercialisti, che mi permetta di stampare annualmente i libri IVA a norma e procedere a registrazioni a norma.
O in alternativa posso comprare i vecchi registri IVA cartacei ma i rischi di incorrere in errori sono elevatissimi.
Esistono possibilità di opzioni che possono comunque agevolare le organizzaizoni ma in ogni caso la registrazione delle fatture passive per acquisto di beni e servizi dai miei fornitori, di tutte le fatture, sia relative ad eventuali attività commerciali che quelle relative alla mia attività tipica non commerciale, sono obbligato a farla, e non posso piu comprare con scontrino, sarò obbligato a chiedere la fattura!!
Insomma, se prima avevo bisogno del commercialista ogni tanto, a breve è assolutamente consigliabile farsi seguire, soprattutto in fase di impostazione contabile, da un commercialista che sia specializzato nella materia, le sanzioni con la partita IVA sono infatti da non sottovaluate.
A chi giove tutto cio?
Piu' spese, piu' burocrazia, e meno tempo da dedicare al sociale.
Dal lato della Pubblica Amministrazione, però, la possibilità di porre un'altra lente di ingrandimento su un settore economico ove spesso si cela un'evasione fiscale e contributiva di notevole entità ma soprattutto un abuso legale di realtà associative fittizie che mascherano vere e proprie attività commerciali.
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